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Cari lettori, talvolta la memoria può aiutare a illuminare meglio la tumultuosa attualità. Per questo credo di fare cosa utile pubblicando qui di seguito, utilizzando al meglio il poco tempo a disposizione mentre sono in viaggio all’estero, alcune storie (titolo, prime righe e link per leggere il testo completo) tratte dal mio blog, volontario e gratuito, che stavolta (dopo Medio Oriente dello scorso mese) ha come voce chiave Guerra, parola tornata drammaticamente d’attualità dopo tanti anni di pace vissuti dal pianeta dalla Seconda guerra mondiale. Ho chiamato questa newsletter, CONNECT, parolina anglofona che mi suggerì di coltivare il maestro della divulgazione scientifica Piero Angela durante le prime collaborazioni avute con lui alla Rai di Milano per il ciclo di Film Dossier. Connettere, collegare, unire, allacciare fili, storie, memoria per far sì che possa migliorare la comprensione degli avvenimenti di cronaca mai così tumultuosi, mai così poco comprensibili. “A mio avviso”, precisò Piero a noi giovani cronisti, “connessione dovrebbe essere una nuova materia di studio in ogni scuola e a ogni livello”. Trovate qui di seguito la sequenza di testi ricavati dalla memoria attuale spalmata in passato sul mio blog. Il Sacrario di Redipuglia e il confronto con quelli degli americani e tedeschi in Normandia (con testo e foto di Bruno Dordolo); Enzo Biagi, il buon giornalismo e quel paracadutista appeso al campanile durante lo sbarco in Normandia. Lo scoop che facemmo quando, nel 2011, rigelammo per primi che la chemioterapia è nata come conseguenza della Pearl Harbor nel porto di Bari. Sempre per l’attualità della memoria: quando andai in Medio Oriente (1978) e scrissi: “Qui vedo bruciare la miccia della terza guerra mondiale”. La storia di Stiepan detto Jesus, figlio della violenza, e il potere salvifico dei bambini ricostruito in un romanzo di Maria Rita Parsi, efficace psicoterapeuta e scrittrice, della quale esce in rinnovata edizione in questi giorni il libro preveggente “Manifesto contro il potere distruttivo delle guerre” (Curcio). Infine, prendendo spunto dal bel servizio di Fiamma Tinelli su Oggi n. 48/2023 dedicato alla trasmissione “O anche no” (Rai 3) con l’intervista all’ex calciatore ucraino Andrij Shevchenko da parte della giornalista Paola Severini Melograni, ho ripescato il colloquio che ebbi con la Severini Melograni che mi rivelò il suo spirito guida. Buona lettura. (S. GIAN.)
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