Editoria: in Italia poche donne al vertice, sotto la media UE
IN TESTA BULGARIA E LETTONIA. I dati evidenziano situazioni molto diverse tra loro: Paesi come Bulgaria e Lettonia registrano un numero di donne superiore agli uomini a tutti i livelli decisionali; in Estonia, Lituania, Romania, Slovenia, Finlandia e Svezia le donne ai vertici dei media sono tra il 40 e il 50%. Ma in Italia, Grecia, Irlanda e Malta le percentuali sono decisamente sotto la media europea che si attesta intorno al 30%. Penalizzate le giornaliste italiane: solo l’11% ai vertici delle quattro organizzazioni monitorate (Rai, Mediaset, Corriere della Sera e Repubblica), un risultato molto lontano dall’obiettivo strategico fissato dalla Piattaforma di azione di Pechino nel 1995.
INCHIESTA A QUATTRO. L’indagine su cui si è basato il rapporto EIGE è stata condotta da un consorzio di quattro partner europei: Università di Liverpool, Università di Padova (prof.ssa Claudia Padovani, Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e Studi internazionali), Osservatorio di Pavia, Università di Zseged, con la collaborazione di 28 team di ricerca dei Paesi interessati. Il consiglio dell’Unione Europea (20-21 giugno 2013) ha adottato una Conclusione dedicata all’avanzamento delle donne ai livelli decisionali nei media, richiamando tutti gli Stati membri dell’unione, le loro istituzioni e le aziende che operano nel settore dei media al rispetto degli obiettivi strategici di Pechino.